Equitalia addio:ancora un'altra proroga per i comuni.Riusciremo,dal 1° Luglio, a veder sparire l'ente più odiato dagli italiani?

 di Lapenna Daniele



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I comuni dovevano (e potevano) togliere la gestione dei tributi dalle mani di Equitalia ma, tra un problema e l'altro, ad oggi non l'hanno ancora fatto (anche se alcuni comuni hanno già intrapreso questa strada).
Il decreto Milleproroghe (chiamato così perché si riferisce a decreti attuati dal governo che comprendono diverse disposizioni urgenti da attuare con urgenza) di quest'anno ha spostato la data per dire addio ad Equitalia al 30 giugno 2016. Però forse vedremo un nuovo rinvio. Perché nuovo?


RINVII E PERDITE DI INTROITI PER I COMUNI
È dal 2011 che dovevamo veder passare di nuovo la gestione dei tributi nelle mani dei comuni, ma ciò non è ancora avvenuto. Fu il decreto legge n. 70 del 13 maggio 2011, con il comma 2 dell'articolo 7  a stabilire, nella data del 1° gennaio 2012, il termine ultimo per togliere la gestione tributi ad Equitalia Spa (e le altre società ad essa collegate): da tale data, le società di riscossione dei crediti cessavano di effettuare le attività di accertamento e riscossione tributi. Il termine serviva per dare tempo ai comuni di organizzarsi per ritornare a gestire un'attività che non esercitano più da dieci anni.

Il termine fu poi spostato al 30 giugno 2013 e fu appurato che questo spostamento di gestione avrebbe fatto perdere allo Stato, ma soprattutto ai comuni, un bel po' di milioni di euro, visto che la cancellazione di Equitalia farebbe perdere migliaia di cartelle esattoriali iscritte a ruolo. Quando un tributo non viene pagato dal contribuente, il comune invia un avviso di pagamento per ricordare il mancato versamento dell'imposta. Il passo successivo sta nell' iscrizione a ruolo da parte di Equitalia: questa è la procedura che iscrive il nome del cittadino nell'elenco dei debitori nei confronti dello Stato.
Quindi se Equitalia sparisse, il comune dovrebbe richiedere questo elenco per trovare i nominativi di coloro che sono o erano residenti nel comune stesso, e quindi rintracciarli e consegnare loro delle cartelle di pagamento.
Considerando poi anche il 20% dei tributi non riscosso (tra questi ci sono debiti inesigibili per prescrizione, per stato di povertà del contribuente o anche per multe automiblistiche mai pagate), la situazione di ogni comune non è facile.
Di certo, gli evasori fiscali, con la sparizione di Equitalia ci guadagnerebbero l'estinzione dei propri debiti
(leggi anche "Equitalia: la sua chiusura porterà alla prescrizione delle cartelle iscritte a ruolo").



Ogni comune può comunque agire indipendentemente e riprendersi la gestione delle entrate fiscali in base all' articolo 52 Decreto legislativo del n. 446 del 15/12/1997.e agire in maniera diretta verso i propri contribuenti.
Vedremo se al 1° luglio di quest'anno molti comuni avranno ripreso in mano il comando dell'economia locale oppure avremo ancora Equitalia come agente della riscossione che proseguirà a spedire cartelle esattoriali e intimazioni di pagamento.


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Commenti

  1. Equitalia un carrozzone creato inutilmente per sistemare amici di merende e di festini.

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